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Il passeggino ecologico: quando l'etica incontra la moda

Ecco quali caratteristiche deve avere un passeggino per definirsi sostenibile e green nei processi di produzione e nella scelta dei tessuti
venerdì 8 marzo 2024 | Marianna Silvone
Il passeggino ecologico: quando l'etica incontra la moda

La sostenibilità, oltre che una tendenza, ormai è una vera e propria necessità in tutti i settori e, anche nel mondo della Prima Infanzia, cresce l’attenzione verso questo tema. Questo perchè sono i genitori stessi a desiderare ed acquistare prodotti, non solo di qualità, ma che abbiano quel quid in più. Oggi quel plus, grazie ad una coscienza e un’etica sempre più green, è proprio la sostenibilità del passeggino. Difatti, perché accontentarsi quando si può comprare un passeggino confortevole, sicuro, stiloso ma anche ecologico?

Cosa si intende per sostenibilità?

La tendenza eco-friendly dei brands non riguarda solo la scelta dei tessuti e dei materiali, ma anche l’intero processo produttivo, pensato nel rispetto dell'ambiente, e quindi del brand, garanzia di sostenibilità. I genitori preferiscono quindi comprare passeggini con un ciclo di vita più lungo, sicuri e green, sempre più integrati nello stile di vita quotidiano. Ecco perchè ormai ogni brand propone collezioni consapevoli con modelli all’insegna della sostenibilità che, più che una moda, si afferma come una delle principali sfide del mercato con obiettivi precisi nell’immediato futuro.

Materiali e design sostenibile

Lasciare il nostro pianeta in condizioni migliori per i nostri figli rispetto a come lo abbiamo trovato è il mantra che ci ripetiamo ogni giorno e sicuramente scegliere un passeggino eco-friendly va in questa direzione.

Molte aziende propongono, difatti, passeggini con tessuti in poliestere realizzati riciclando bottiglie in PET, altri prodotti con materiale di origine biologica o percorrendo la strada della chimica sostenibile. Ma non solo. Ci sono brands che hanno fatto dell’ecologia una vera e propria filosofia aziendale riuscendo, con il tempo, a proporre telai senza viti né bulloni, che si assemblano tramite incastri, senza pregiudicarne naturalmente la resistenza e la sicurezza. Una cosa che fino a qualche anno si credeva irraggiungibile, ora è possibile, utilizzando tecnologia all'avanguardia. E non dimentichiamo i telai in legno proveniente da foreste certificate, una vera e propria chicca del design, con minimo impatto sull’ambiente.

Per quanto riguarda la scelta dei tessuti, la maggior parte dei marchi di passeggini si impegna nella realizzazione di prodotti ecosostenibili, prodotti nel rispetto dell’ambiente e della salute dei più piccoli: Oeke Tex Standard 100 è uno dei sistemi globali di test e certificazione che include il controllo dell’uso di sostanze nocive, proibite o regolate dalla legge, e di quelle chimiche, riconosciute dannose per la salute ma non ufficialmente proibite. I prodotti certificati incontrano, quindi, tutti i criteri sopracitati, garantendo sicurezza e salute per il bambino. Scegliere questi filati certificati bio è già un segnale di una politica aziendale sostenibile.

Produzione intelligente ed ecologica

Cruciale è il processo di produzione del passeggino e delle sue componenti: infatti, da tempo, le aziende sono impegnate nella scelta di politiche volte alla riduzione di emissioni di gas serra generate dai materiali, nel rispetto del clima e dell’ambiente. L’obiettivo per tutti è la riduzione dell'impatto nella produzione, limitando il consumo di energia e la dipendenza dai combustibili fossili, optando per fonti di energia rinnovabili certificate.
Ma c’è di più. Alcune aziende che si occupano della vendita di passeggini eco-friendly non abbandonano il genitore immediatamente dopo la vendita, infatti propongono programmi di riciclo free, per ridurre al minimo l’inquinamento e il problema dello smaltimento del prodotto a fine utilizzo.

Aumentare la longevità dei passeggini

La sostenibilità non si limita soltanto al prodotto in sé, ma si declina anche nell’uso dello stesso. E qui entra in gioco non solo il ruolo dell’azienda produttrice ma anche quello del genitore. Perchè, se da un lato alcuni marchi oggi hanno scelto di proporre sistemi che durano nel tempo e che non hanno bisogno di essere sostituiti ma che crescono con i bambini, dall’altro il genitore può scegliere di passare il passeggino al secondo figlio, a un cuginetto o ad un amico. Negli ultimi tempi, anche in questo settore, infatti, il mercato dell’usato è cresciuto anche perché i passeggini sono resistenti nel tempo, con facilità di riparazione, sostituzione dei componenti essenziali e dei tessuti, eventualmente ce ne fosse bisogno. L’impegno delle aziende va comunque in questa direzione, basti pensare al fatto che alcune aziende offrono una garanzia a vita per i telai, con registrazione sul sito del passeggino, e creano design intramontabili ed evergreen, per incoraggiarne il “riciclo” di generazione in generazione e quindi l'uso per molti anni a venire, riducendo lo spreco. 

A tal proposito, si iniziano a diffondersi due filosofie pregne di sotenibilità: il right to repare - il diritto alla riparazione, offrendo pezzi di ricambio per modelli anche datati e la possibilità di riparare più facilmente varie componenti del telaio e il ricondizionamento dei passeggini, una buona pratica evidentemente ispirata dal mondo della tecnologia.

Inoltre, esistono anche delle start-up che permettono alle famiglie in viaggio di noleggiare passeggini ed altre attrezzature per bambini direttamente in aeroporto o in hotel per limitare l’acquisto di ulteriori passeggini, che avrebbero un uso ridotto, e per ridar vita, allo stesso tempo, a passeggini in disuso, tutelando l’ambiente.

FOCUS - Noleggio dei passeggini: tutte le informazioni e i siti per noleggiare

Insomma la sostenibilità non è più solo un obiettivo aziendale da sbandierare ai consumatori ma è diventata una vera e propria missione per i brands, parte integrante dell’etica aziendale, in una direzione di responsabilità e sostenibilità. Perchè chi più di un genitore che mette al mondo una nuova vita ha a cuore il futuro del pianeta?

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