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Come indossare la fascia portabebè

Strutturata o no, rigida o elastica, la fascia può essere legata in varie posizioni, in base alla tipologia scelta, al peso del bimbo e alla corporatura del genitore.
venerdì 26 maggio 2023 | Redazione
Come indossare la fascia portabebè

La fascia portabebè è un supporto di babywearing utilizzato per trasportare il bambino, che viene letteralmente legato al corpo del genitore. In effetti, babywearing vuol dire proprio indossare il bambino e questa pratica, molto diffusa nelle culture del Sud del mondo, affonda le sue radici nella notte dei tempi.

I benefici di un supporto modulabile e dal peso piuma come la fascia sono molti: il contatto costante tra genitore e bambino, le diverse posizioni che facilitano la nanna o l'allattamento fuori casa, l'anima eco e i tessuti confortevoli nonché la possibilità di muoversi agevolmente anche con i mezzi e interagire con l’ambiente circostante con le mani libere.

Oggi la pratica del babywearing si sta diffondendo tra le famiglie italiane e il mercato offre molti modelli e marche tra cui scegliere.

In generale, le fasce porta bebè si suddividono in strutturate e non strutturate. Le strutturate sono quelle dotate di nodi, anelli o fibbie e che hanno una forma definita. Viceversa, le non strutturate sono semplici lembi di tessuto, rigidi o elastici.

FOCUS: Le varie tipologie di fasce nella Guida al Babywearing

Consigli su come portare il bambino nella fascia

Ma come si lega il bambino all’interno della fascia? I dubbi che possono attanagliare un neo genitore rispetto al corretto utilizzo di questo supporto sono molti e vanno dalla paura di non legarlo bene, al rischio di far penzolare la testa, e ancora al pericolo che si slacci la fascia o si possa schiacciare in qualche modo il bambino.

Tutte paure fondate, che però possono essere agevolmente fugate leggendo e studiando attentamente il manuale d’istruzione, oltreché guardando i video tutorial ufficiali presenti online, per capire quali siano le modalità corrette di legatura nel portare il neonato con il supporto che si è scelto. Attenzione: ogni fascia ha le sue istruzioni e modalità di utilizzo, il cosiglio è sempre quello di leggere le istruzioni!

A seconda del modello scelto esistono infatti diverse possibilità per “indossare il bambino”: frontale, laterale, sulla schiena, a culla.

Il neonato può essere fasciato fin da subito, e in caso di fasce non strutturate è importante fare un incrocio dei tessuti sulla schiena, in modo da reggere bene il peso del bambino ed assicurarlo ben saldo al corpo del portatore. Il manuale d’istruzione specifica sempre a partire da quale mese è consigliabile portare il bambino nelle varie posizioni e consiglia chiaramente i nodi e i passaggi da fare per assicurare correttamente il piccolo.

Quando il bambino inizierà a mostrarsi insofferente nella posizione sul petto del genitore, allora sarà arrivato il momento di spostarlo sul fianco o provare, se previste dal modello acquistato, le altre posizioni.

Un’attenzione particolare deve essere messa nel portare i bambini “fronte mondo”. Spesso infatti, questa posizione può non assecondare la curvatura della schiena, le gambe restano appese e il piccolo è esposto a molti più stimoli rispetto alla posizione in cui è a contatto viso a viso con mamma e papà, e questo potrebbe essere motivo di stress o nervosismo.

Qualunque sia la posizione, di solito dettata da età e peso del bambino, l’importante è che la fascia garantisca sempre un sostegno ottimale a colonna vertebrale e testa del piccolo, permetta la posizione corretta delle gambine e assicuri libertà di movimento del genitore.

Per scoprire gli ultimi modelli più acquistati, visita la pagina dedicata alle Fasce Portabebé.

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