Quali sono i prodotti essenziali per il bambino? E come fare a scegliere quelli corretti per ogni situazione? Nel Settimo Principio del Benessere, l'ultimo, sono raccolti i must have per vostro figlio
Nell’ultimo Principio del Benessere si dà spazio alla scelta dei prodotti di puericultura, che aiutano la vita del genitori e supportano il bambino nelle sue fasi di crescita: passeggini e ovetti, navicelle e sdraiette, protezioni per la messa in sicurezza della casa.
Il benessere psico-fisico e cognitivo del piccolo passa anche da questi oggetti che devono quindi essere scelti con cura e utilizzati nel modo corretto.
Già a pochi giorni di vita il piccolo dovrà affrontare il suo primo viaggio in auto: ma quale seggiolino è stato scelto per lui? E il lettino sarà adatto alle sue esigenze?
Il mercato della puericultura è molto vasto e offre ai neogenitori un'ampia e variegata offerta di prodotti, pronti ad andare incontro a qualsiasi stile di vita. È fondamentale che questi prodotti siano il frutto di studi e ricerche di professionisti e di personale medico specializzato affinché rappresentino validi alleati nello sviluppo armonioso del bambino.
Esplorare il mondo è fondamentale per la crescita del bambino, soprattutto se ci si riferisce al mondo “esterno”. Quando si sta fuori casa il piccolo può beneficiare dell’esposizione solare che favorisce la sintesi della vitamina D, importantissima per la crescita e la calcificazione delle ossa, inizia a fare esperienza dell’alternanza giorno notte per sincronizzare i propri orari interni, è meno esposto rispetto ai luoghi chiusi ed affollati, al rischio di infezioni respiratorie, è più sereno ed ha maggiori stimoli al gioco e al movimento.
Ma dopo quanto tempo è possibile portarlo fuori casa?
Prima si pensava fosse necessario aspettare diversi giorni dopo la nascita, ma adesso si è visto che, evitando ovviamente condizioni climatiche estreme e con dovuti accorgimenti, il neonato può già da subito iniziare a mettere il nasino fuori casa.
Ecco alcune raccomandazioni per una passeggiata piacevole e salutare:
- scegliere una carrozzina confortevole, ideale per favorire il sonno del neonato e garantirgli la postura corretta
- preferire percorsi lontani dal traffico e dall’inquinamento
- evitare di passeggiare o sostare in luoghi troppo affollati
- evitare gli sbalzi di temperatura
- portare sempre con sé tutto l’occorrente
- lasciare fuori casa il telaio al termine della passeggiata per non portare sporcizia e germi all’interno della propria abitazione
- ventilare la carrozzina e lavare frequentemente fodera interna e materassino.
L’aria di montagna fa bene alla salute, anche dei più piccoli; essa aiuta a prevenire diverse patologie, soprattutto quelle legate alle vie respiratorie. Si deve fare attenzione però agli sbalzi di pressione, e quindi abituare il piccolo gradualmente alle varie altezze; meglio evitare fino all’anno di età di salire oltre i 1000 mt.
In estate poi si può optare anche per il mare, indicato anche per i più piccoli; ma con delle accortezze: se il bambino ha meno di 3 mesi, meglio preferire piscinette di acqua dolce per non esporlo ai batteri presenti nell’acqua marina. Inutile dire che bisogna tassativamente evitare le ore più calde e proteggere con prodotti specifici la delicatissima pelle del bambino dai raggi UV, anche se il bambino gioca all’ombra.
Trascorsi i 7 giorni dalla nascita, il piccolo può viaggiare tranquillamente in aereo senza alcuna certificazione medica; le principali compagnie di volo infatti non prevedono restrizioni in tal senso. L’unico limite semmai è dato dal posto a sedere; ci sono infatti 2 possibilità: o il piccolo viaggia in braccio ad un genitore allacciato ad esso tramite speciale prolunga oppure può essere sistemato su un seggiolino auto omologato per l’aereo, da installare su un sedile tutto suo.
Un viaggio in aereo con un neonato può essere particolarmente stressante. Seguendo alcuni consigli pratici lo si può affrontare più serenamente:
- non mettersi viaggio se il bambino non è in buona salute
- prendersela con calma, evitando di innervosirsi alle prime difficoltà
- presentarsi in anticipo in aeroporto
- preparare i bagagli in modo intelligente e scrupoloso, per non perdere tempo ai controlli di sicurezza
- se possibile, far coincidere la poppata con il momento del decollo e/o dell’atterraggio. In fase di decollo e atterraggio, in seguito al cambio repentino di pressione, si possono otturare le orecchie per la temporanea chiusura delle tube di Eustachio
- portare dei giochini per distrarre il bambino durante il volo
- per agevolare gli spostamenti, è utile dotarsi di un passeggino compatto. Esistono alcuni modelli che si possono anche imbarcare come bagaglio a mano.
Nessuna eccezione, già dal suo primo viaggio dall’ospedale a casa, il bambino deve viaggiare su un seggiolino auto, lo dice il buon senso e lo dice la legge.
L’articolo 172 del Codice della Strada sancisce che:
I bambini di statura inferiore a 1,50 mt devono essere assicurati al sedile con un sistema di ritenuta, adeguato al loro peso, di tipo omologato secondo le normative stabilite dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, conformemente ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite o alle equivalenti direttive comunitarie.
L’importanza di un seggiolino auto dovrebbe essere palese a tutti i genitori, eppure sono moltissime le famiglie che non lo usano; per rendersi conto della gravità basterebbe dare un'occhiata ai dati del rapporto intitolato “Youth and Road Safety in Europe” che evidenzia che gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte per i bambini di età compresa fra i 5 e i 14 anni.
Ma come si sceglie il seggiolino auto adatto? Esistono sul commercio moltissimi modelli che hanno classificazioni e caratteristiche differenti.
Attualmente le normative di riferimento in vigore che regolano l'omologazione dei sistemi di ritenuta per bambini sono due: la ECE R44/04, che suddivide i seggiolini in base al peso dei bambini, e la ECE R129, comunemente denominata I-Size, che li classifica invece in base all’altezza.
Per saperne di più sulle norme, sui viaggi in auto e sui sistemi di ritenuta, vi invitiamo a consultare Cercaseggiolini.
Dopo aver compreso la giusta tipologia di seggiolino da acquistare, è necessario che i genitori prendano dimestichezza con il modello per procedere al suo corretto utilizzo, in primis la sua installazione.
La posizione migliore è sui sedili posteriori, in particolar modo quello centrale poiché più distante dai finestrini e dalle portiere dell’auto (ovvero dagli impatti laterali); per i neonati vige l’obbligo che l’installazione sia fatta con il seggiolino orientato contrario al senso di marcia dell’auto.
In braccio oppure seduto senza sistema di ritenuta adeguato, il bambino è in pericolo perchè in caso di incidente, lo afferma la scienza, viene sbalzato dall’auto con una forza di molte volte superiore; per intenderci con un esempio, così come riportato dall’Aci “Nel caso di un impatto a 56 km/h, un bambino che pesa 15 kg produce una forza d’urto pari a 225 kg!”.
I bambini devono viaggiare ben assicurati a un seggiolino auto anche se la destinazione è dietro casa. La maggior parte degli incidenti stradali in cui vengono coinvolti i bambini, infatti, avviene entro i tre chilometri da casa, perché le distrazioni e gli imprevisti sulle strade urbane sono notevolmente superiori rispetto a qualsiasi altro tratto stradale.
Restando in ambito di viaggi sicuri, una recente modifica dell’Art. 172 del Codice della Strada (reso effettivo dal Decreto Ministeriale n. 122 del 2 ottobre 2019) ha introdotto l’obbligo di un sistema anti abbandono quando si trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni. Questi ritrovati tecnologici, in commercio se ne trovano di vari tipi e con differenti funzionalità, hanno lo scopo precipuo di allertare il conducente della presenza del bambino quando si scende dall’auto.
Poiché la legge stabilisce che il sistema anti abbandono non deve alterare i parametri di omologazione del seggiolino auto, è consigliato abbinare al seggiolino auto un sistema anti-abbandono della stessa marca. Solo l’azienda proprietaria del certificato di omologazione del seggiolino, infatti, può stabilire la non alterazione di questi parametri quando seggiolino e dispositivo vengono abbinati.
Recenti studi dell’Università di Bristol (UK) pubblicati su Archives of Disease in Childhood – Fetal and Neonatal Edition dimostrano che non è indicato far stare il bambino nel seggiolino per più di 30 minuti consecutivi; i ricercatori hanno infatti, in seguito ad esperimenti, osservato che dopo 30 minuti la quantità di ossigeno nel sangue dei bimbi risultava diminuita in modo significativo, mentre la frequenza cardiaca era aumentata.
Come affrontare viaggi in auto sicuri:
- ricordarsi le buone regole della guida sicura (velocità, distanza di sicurezza, efficienza dei freni) ancor più valide quando si trasporta un bambino prima di partire
- assicurarsi che il seggiolino sia agganciato correttamente e le cinture del bambino ben allacciate
- non cedere mai ai capricci, a volte i bambini dimostrano un po’ di sofferenza al seggiolino
- togliere eventuali giubbotti che potrebbero ostacolare il corretto funzionamento delle cinture di sicurezza
- non voltarsi a controllare il bambino mentre si guida
- non guardare il cellulare
- assicurarsi che l’abitacolo sia sgombro di oggetti che possono volare in caso di urto.
Gli ultimi anni hanno registrato una certa tendenza dei neogenitori di preferire i sistemi modulari, trio, duo o Travel System, per il figlio appena nato.
Parliamo di una soluzione che consente di agganciare sullo stesso telaio tutti i componenti necessari per gli spostamenti con il piccolo: navicella (chiamata anche carrozzina), ovetto e passeggino. Non è sempre però facile orientarsi tra la moltitudine di prodotti presenti sul mercato per capire quale sia il miglior sistema per le proprie esigenze familiari; bisogna tenere conto dello stile di vita, del tipo di casa e di auto che si possiede, delle proprie abitudini organizzative. Chiedere consiglio ad amici e parenti o a genitori navigati può essere un aiuto, ma cosa dicono gli esperti? Quali sono i prodotti migliori per un sano sviluppo del bambino?
Innanzitutto è bene ricordare che appena nato il bambino ha una struttura ossea e muscolare che non può sostenere il proprio peso, è il caso quindi che resti in posizione distesa il più a lungo possibile. A soddisfare questa esigenza c’è la navicella, una sorta di “culla” che agganciata al telaio permette lunghi, sereni e comodi riposini anche durante gli spostamenti a piedi (o in auto se è omologata). Non è tra l’altro un caso isolato che a volte questa sostituisca totalmente il lettino dei primi mesi; nella navicella il bambino si sente più avvolto e sicuro, proprio come accadeva nella pancia della mamma.
Non sempre la navicella viene valutata nell’acquisto di un sistema modulare, poiché viene usata solo per poco tempo e si pensa possa essere prematuramente sostituita con l'ovetto, ma non è la scelta raccomandata dagli esperti che sottolineano l'importanza della posizione distesa e supina per i neonati. In questa modalità il peso del corpo è uniformemente distribuito, la schiena non viene sovraccaricata e viene facilitata l’attività del diaframma per avere scambi respiratori regolari: la navicella è lo strumento ideale per accompagnare la delicata fase di sviluppo dei primi mesi.
È importante, quindi, che i neogenitori non rinuncino alla carrozzina, il cui uso appropriato può facilitare lo sviluppo neuro-comportamentale del bambino, e che facciano attenzione, nella loro scelta, a queste caratteristiche irrinunciabili:
Altro componente dei sistemi modulari è il passeggino, la sua seduta viene agganciata al telaio e aiuta negli spostamenti da quando il bimbo ha circa 6 mesi (la sua schiena può quindi sostenere la posizione da seduto) fino a circa 4 anni, ma le fasce di età di utilizzo sono molto variabili da modello a modello.
Quali sono le caratteristiche che i genitori devono tenere in considerazione in fase di valutazione del passeggino?
Ultimo componente di un sistema modulare è l’ovetto, il seggiolino auto destinato ai bimbi dalla nascita fino ai 13 kg, orientativamente i 12 mesi di età, che può avere l’omologazione ECE R44 o la più recente ECE R129. Le caratteristiche tecniche sono dettate soprattutto dalla sicurezza del bimbo durante i viaggi e si rifanno alle sopracitate normative europee; ciò che un genitore deve verificare è la compatibilità con la propria auto, il livello di ergonomia e altri eventuali plus dettati dal gusto personale. Importante è, lo ripetiamo, che l’ovetto non venga utilizzato come mezzo di trasporto sostitutivo alla navicella, se non per brevi intervalli: anche in auto la raccomandazione è di fare frequenti soste per non lasciare il neonato nell’ovetto troppo a lungo.
Ecco i punti da tenere in considerazione per capire se il trio scelto è in linea con il proprio stile di vita e le proprie abitudini:
- Chiusura e apertura: verificare che il telaio si chiuda facilmente, se possibile con una sola mano. Per motivi di igiene e di praticità, sono preferibili i modelli che rimangono in piedi da chiusi, con il manico che non tocca terra.
- Dimensioni: verificare che il passeggino passi attraverso la porta del proprio ascensore e che entri nel bagagliaio dell’auto.
- Peso: se normalmente si usano i mezzi pubblici e/o si deve sollevare spesso il passeggino, meglio scegliere un modello leggero.
- Terreni: se si passeggia spesso su terreni sconnessi o in stradine di campagna o montagna, sono preferibili i modelli con le ruote grandi.
- Sospensioni: i modelli dotati di sospensioni sia anteriori che posteriori assorbono gli urti trasmessi dalle asperità del terreno e rendono il trasporto più confortevole per il bambino e per l’adulto.
- Altezza genitori: se c’è molta differenza di statura tra i genitori è consigliabile acquistare un telaio con impugnatura regolabile in altezza.
- Cestino: assicurarsi che il cesto portaoggetti sia capiente.
- Porta-bibite: alcuni passeggini sono dotati di un porta-biberon che consente di avere a portata di mano il biberon o una bottiglietta d’acqua.
- Lavabilità: assicurarsi che i rivestimenti tessili siano sfoderabili e lavabili.
Abbiamo già detto quanto sia fondamentale per un sereno sviluppo psico-cognitivo del bambino, il contatto pelle a pelle con il genitore; tecnicamente la pratica di tenerlo in braccio e interagire con lui si chiama "alto contatto" o "attachment parenting" e alcuni studi hanno dimostrato che i bambini cresciuti con questa educazione parentale hanno migliori prestazioni intellettuali e fisiche, raggiungono prima l’indipendenza.
Per chi vuole mantenere questa abitudine anche negli spostamenti ci sono diverse soluzioni di babywearing: fasce e marsupi. I benefici per genitore e bambini dell’arte del portare sono diversi: il piccolo è costantemente rassicurato dalla presenza fisica, è cullato dal movimento di chi lo porta, partecipa in prima linea alla vita familiare e sviluppa il senso dell’equilibrio. Per il “portatore” la soluzione del babywearing è una valida alleata per muoversi in libertà, per allattare al seno con comodità e discrezione quando ci si trova fuori casa o per nutrire bimbi che soffrono di frequenti rigurgiti o di reflusso gastro-esofageo per i quali è preferibile la posizione verticale.
Nella scelta del marsupio e nel suo utilizzo, bisogna fare attenzione alla posizione delle gambe del bambino. La posizione ideale per prevenire la displasia è quella cosiddetta a ranocchietta, con le ginocchia divaricate e le gambine piegate.
Con i bambini bisogna sempre essere previdenti ed agire di anticipo, ecco perché è bene, ancora prima che inizi a muoversi in autonomia (a gattonare o a strisciare), procedere con la messa in sicurezza della casa. Sono molti i “pericoli” per un bimbo che inizia ad esplorare da solo l’ambiente, per questo la sorveglianza deve essere sempre attenta e le precauzioni devono essere prese, ma non bisogna neanche dimenticare che il bambino deve imparare a riconoscere i pericoli e ad evitarli in autonomia.
Detto questo, ecco alcuni accorgimenti che consigliamo di prendere per la sua sicurezza in casa:
Quando il piccolo non è nella sua culla per la notte o per uno dei suoi sonnellini, il luogo in cui più di tutti preferisce stare è sicuramente tra le braccia dei genitori, ma non sempre è possibile e non è neanche sempre auspicabile; infatti è necessario per favorire l'attività dei muscoli della schiena e del collo alternare le coccole all'esercizio fisico.
La posizione ottimale per attivare i muscoli del dorso è quella prona, a pancia in giù che può essere adottata in tutta sicurezza quando il bambino è sveglio. La paura diffusa del soffocamento durante il sonno ha portato i genitori a valutare la posizione prona pericolosa e a mettere il bimbo a pancia in su anche quando non dorme; questa abitudine scorretta ha portato ad un aumento di casi di i plagiocefalia, “la deformazione temporanea della testa, che appare leggermente appiattita laddove poggia spesso sul materasso o sul cuscino, e un ritardato sviluppo dei muscoli della schiena e del collo”.
Il bambino può sperimentare la posizione prona durante diversi momenti della giornata: in braccio sulla spalla e sul corpo dell’adulto, poi, man mano che il suo sviluppo psicomotorio lo consentirà, e sempre sotto la supervisione dell’adulto, sul fasciatoio, sul letto ed infine su un tappetino morbido.”
Tra i prodotti di puericultura molto apprezzati da genitori e bambini ci sono anche quelle soluzioni utili per intrattenere i bambini, che stimolano anche nuove abilità mentre il genitore è impegnato nelle sue attività quotidiane: sdraiette e altalene. In questi supporti il bambino può rilassarsi, riposare, sgambettare e giocare; molti sono infatti dotati di arco giochi e di carillon, per stimolare le diverse sfere sensoriali (abbiamo già sottolineato l'importanza della musica e del gioco per lo sviluppo fisico, cognitivo, sociale ed emotivo del bambino.)
Ci sono poi le sdraiette con funzione basculante elettrica e le altalene pensate appositamente per favorire il rilassamento e l’addormentamento tramite un’oscillazione a più velocità; quando il bimbo dorme è consigliabile comunque spostarlo nella sua culla.
I neogenitori possono offrire ulteriori stimoli al proprio piccolo attraverso degli accessori studiati per favorire le prime scoperte in libertà del piccolo e affinare le sue capacità motorie e la coordinazione occhio-mano-bocca: i tappeti gioco e le palestrine, entrambi di solito dotati di con archi gioco ed effetti sonori.
Col passare del tempo, man mano che le abilità motorie del bambino si sviluppano, è consigliato l’utilizzo di una coperta ampia o un tappeto in gomma specifico per giocare sdraiato sulla schiena, girarsi sui fianchi e rotolare per conoscere lo spazio libero e vivere le esperienze psicomotorie offerte dagli spostamenti orizzontali a terra, così da prepararsi ai suoi progressi futuri.
Tra i diversi prodotti presenti sul mercato della puericultura ci sono anche i controversi box e girelli, dei supporti molto usati in passato che volevano essere di aiuto ai genitori e di supporto ai piccoli. In realtà oggi è sconsigliato l’uso del box perchè è meglio che il bambino abbia la possibilità di muoversi liberamente nello spazio, così da agevolare il proprio sviluppo psicomotorio. Gli specialisti sono quindi concordi nell'affermare che il box non limiti solo la crescita motorio, sensoriale e cognitivo, ma anche relazionale: nel box il piccolo è isolato, non può interagire con il mondo esterno e fare esperienza del “nuovo”.
Altro accessorio proposto ancora sul mercato, ma molto controverso è il girello, utilizzato per supportare il bambino quando inizia a tirarsi su da solo, ma non ha ancora l'equilibrio necessario per farlo senza un appoggio.
La libertà e l’autonomia, sono essenziali. Per questo il girello non viene tendenzialmente consigliato: oltre a poter provocare l’estensione delle tibio-tarsiche, rallenta lo sviluppo dell’equilibrio e l’acquisizione della capacità di saper cadere durante la sperimentazione e di comprendere i propri limiti. Di fatto sottrae al bambino determinate esperienze necessarie per imparare e crescere.
Anche per questo ultimo principio trovate tutti i temi trattati qui, approfonditi nella paginda dedicata al Settimo Principio del Benessere sul sito ufficiale di Baby Wellness Foundation:
https://babywellnessfoundation.org/scegliere-il-prodotto-giusto/
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