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Tummy Time: cos’è? Scopri la sua importanza per il neonato

Tummy Time: cos’è? Scopri la sua importanza per il neonato

A cosa serve il Tummy Time? Quando iniziare a farlo? Scopri tutti i benefici degli esercizi a pancia in giù per il neonato

Se l'importanza della posizione supina per la sicurezza dei neonati è largamente radicata nelle conoscenze di neo genitori e non, dalla notte dei tempi, i benefici del Tummy Time vengono diffusi, ed esaltati, solo negli ultimi anni.

Ma cos’è esattamente il "Tummy Time"?

Letteralmente è il tempo che il neonato sveglio trascorre a pancia in giù, in posizione prona, sotto il vigile controllo di un adulto e solo per brevi periodi durante la giornata; sono veri e propri esercizi da far svolgere al piccolo per contribuire allo sviluppo motorio e favorire determinate abilità. Quali? 

A cosa serve il Tummy Time?

Il Tummy Time può essere considerato come una sorta di ginnastica per i neonati, ma anche un modo per scoprire ed interagire attraverso piccoli esercizi giocosi. 

Molteplici sono i benefici di questa pratica; innanzitutto gli esercizi di Tummy Time sono utili per ridurre il rischio di plagiocefalia, che sappiamo essere uno schiacciamento temporaneo di una zona del cranio. I neonati, infatti, passano la maggior parte della loro giornata in posizione supina (ottima abitudine per prevenire la SIDS), ma che potrebbe portare anche ad una crescita più lenta di alcune abilità motorie e dei muscoli addominali.

I benefici del Tummy Time

Quando iniziare a fare Tummy Time?

Tummy Time neonato - bambino a pancia in giuCredits Photo: Freepick

Come sempre tutto passa attraverso un’osservazione attenta del piccolo, per capire il momento giusto per proporgli nuove attività. Anche per il Tummy Time sarà una valutazione del genitore a stabilire il momento giusto, ma gli esperti dicono che si può proporre qualche esercizio, solo per qualche volta al giorno, già dai primi giorni di vita, ovviamente all’inizio per uno/due minuti, successivamente si andrà ad aumentare il ritmo arrivando anche a 15/30 minuti quotidiani. Parole chiave: pazienza e delicatezza.

Come si fa il Tummy Time?

Innanzitutto gli esercizi a pancia in giù vanno proposti quando il neonato è sveglio e vuole interagire, inutile praticare il Tummy Time quando il piccolo è stanco, affamato o poco collaborativo. Ma prima di iniziare con gli esercizi, occorre effetturare una fondamentale valutazione, ovvero capire se il neonato gradisce la posizione prona; se così non fosse si può ricorrere ad un trucco: il genitore può appoggiare il bambino sul pancino e richiamare la sua attenzione, ad esempio con la voce, in questo modo il piccolo sarà spinto ad alzare la testolina.

Consigli e raccomandazioni per un Tummy Time di qualità e sicuro

Ribadiamo la più importante raccomandazione: iniziare con sessioni brevi. Nei primi giorni il Tummy Time può durare solo 1-2 minuti per sessione, per poi ripetere queste sessioni diverse volte al giorno; man mano che il bambino si abitua, si può aumentare gradualmente la durata.

Ecco cosa suggeriscono gli esperti
  • eseguire questa pratica solo ed esclusivamente nei momenti di veglia, non durante il sonno
  • la posizione prona può contribuire allo sviluppo di abilità motorie, tuttavia, ogni bambino è un individuo unico e può raggiungere obiettivi diversi a ritmi diversi.
  • è fondamentale mantenere una supervisione costante quando il lattante è in posizione prona, specialmente nei primi mesi di vita
  • assicurarsi che il bambino sia sveglio e che ci siano condizioni sicure per esplorare questa posizione
  • alternanza delle posizioni: è consigliabile alternare la posizione prona con la posizione supina durante il periodo di veglia per garantire uno sviluppo motorio equilibrato e ridurre il rischio di plagiocefalia posizionale. Alternare le posizioni è utile anche per incoraggiare lo sviluppo della forza del collo e della schiena
  • utilizzare il contatto pelle a pelle: il Tummy Time può essere fatto anche sul petto di un genitore le prime volte durante il primo mese
  • usare superfici morbide e sicure come un tappeto da gioco o una coperta piegata su un pavimento rigido
  • posizionare il bambino correttamente: mettere il neonato a pancia in giù, assicurandosi che la testa sia girata di lato per facilitare la respirazione.

Ed infine, ascolta i segnali del bambino: se sembra un po’ stanco, può essere utile cambiare la posizione o prenderlo in braccio. Ascoltare i segnali del neonato è fondamentale per stabilire un legame empatico e per rispondere alle sue esigenze in modo appropriato. I neonati comunicano principalmente attraverso i movimenti del corpo, le espressioni facciali e altri segnali non verbali.

Riconoscere e rispondere a questi segnali può aiutare a soddisfare le loro necessità fisiche, emotive e di comfort, come sostengono gli esperti di Baby Wellness Foundation: https://babywellnessfoundation.org/#principi

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