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Plagiocefalia: come prevenire la testa piatta nel neonato?

Plagiocefalia: come prevenire la testa piatta nel neonato?

Ecco come gestire una delle preoccupazioni dei genitori quando nasce un bambino

Un problema molto frequente nei neonati è la cosiddetta "testa piatta" o più appropriatamente "plagiocefalia".

Ma quali sono le cause? Sicuramente uno dei comportamenti errati che peggiorano questa problematica è il mantenimento di una stessa posizione della testa del bambino per molte ore.

Cosa succede alla testina del neonato durante la nascita?

Mamma che tiene tra le mani la testolina del suo bambino - come prevenire la plagiocefalia

I crani dei neonati sono molto morbidi e malleabili per facilitarne il passaggio attraverso il canale del parto, infatti capita che alla nascita la forma della testa del piccolino sia un pochino insolita, proprio a causa della pressione durante il passaggio, che è assolutamente naturale. Infatti, questa condizione, di solito, si risolve in modo spontaneo.

La plagiocefalia, quindi, è lo schiacciamento di una zona del capo del neonato e del lattante che avviene dopo la nascita, in base alle posizioni che assume il bambino, specialmente mentre dorme e riposa, in quanto le ossa del cranio sono morbide e più facilmente modificabili. Questo perchè il neonato nei primi mesi di vita dorme e trascorre anche 20 ore disteso sulla schiena.

Esistono diversi tipi di plagiocefalia?

In tutto, esistono 3 tipologie di deformità cranio facciali potenzialmente presentabili nei neonati:

Questo difetto si forma soprattutto nelle successive 8 settimane dopo il parto ed è importante osservare con attenzione il capo del bambino (chiedendo anche il parere del pediatra) per riconoscerlo in tempo e intervenire quando le ossa sono ancora molli.

Le tipologie di plagiocefalia

Come si risolve la plagiocefalia?

Sia per la prevenzione, sia nel caso in cui la testa piatta sia già presente, è importante scegliere un materassino semirigido con il cuscino posturale incorporato, che possa accogliere la testina del bambino in modo fisiologico e soffice, rispettando così l’elasticità delle suture craniche, la malleabilità delle ossa e la complessità anatomica cranica in fase di sviluppo.

Cosa comporta la plagiocefalia?

Le conseguenze della plagiocefalia sono numerose:

Ci sono altri rimedi per la testa piatta?

Per prevenire o correggere questa problematica è opportuno:

Cos’è la “fontanella” del neonato?

Il nome “fontanella” deriva dal fatto che, a volte, è possibile sentirla pulsare, come una piccola fontana appunto, al tatto. La sua presenza permette al cranio di essere modellabile e quindi di poter passare attraverso il canale del parto alla nascita. Inoltre, la “fontanella” permette il rapido accrescimento del cranio, che si verifica in particolare nel primo anno di vita.

In totale le “fontanelle” sono 6, ma in realtà quelle più palpabili sono 2: quella anteriore (più grande) e quella posteriore (più piccola), ecco perchè è più corretto parlarne al “plurale”.

Quando si chiudono le “fontanelle” del neonato?

Il cranio è la struttura corporea composta dall’insieme delle ossa che formano la testa dello scheletro umano. Le ossa che compongono il cranio umano sono 22, unite tra loro tramite delle suture craniche.

Il cranio del neonato, oltre alle ossa e alle suture, presenta anche le “fontanelle” craniche. Sono quegli spazi molli, membranosi e fibrosi che si creano dove si incrociano almeno due suture craniche. Una volta che il tessuto osseo duro ha preso il posto di quello fibroso e le “fontanelle” non possono essere più palpate, si dice che si “sono chiuse”.

Questo processo non avviene contemporaneamente e può durare fino ai due anni. La “fontanella” posteriore si chiude tra le 6 settimane e i 3 mesi di vita; quella anteriore, invece, inizia la chiusura attorno ai 6 mesi per completarsi tra i 18 e i 24 mesi.

Bisogna preoccuparsi se la “fontanella” è bombata?

La "fontanella” infossata o depressa potrebbe essere dovuta, per esempio, alla disidratazione del piccolino, invece la “fontanella” potrebbe sembrare sollevata o bombata, quando il bambino è agitato, piange o viene palpata in posizione sdraiata.

Ecco altri consigli posturali per il neonato e lattante:

Esempi e consigli posturali per il neonato e il lattante

Per altri consigli utili sul sonno del bambino e sul suo benessere in generale, potete consultare il sito ufficiale di Baby Wellness Foundation: https://babywellnessfoundation.org/#principi

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